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Materie Plastiche
ed Elastomeri
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<Anteprima K'2001

Maguire

Hall  10 - Stand A 26


mondo1.GIF (966 byte) English version

 

Attrezzature ausiliarie ad alta tecnologia rappresentano il patrimonio della Maguire, che sarà presente a Düsseldorf con alcune novità, a cominciare dal più piccolo tra gli essiccatori della sua gamma, il modello LPD 30, basato sulla medesima tecnologia a vuoto già utilizzata per le versioni precedenti e in grado di garantire, secondo il costruttore, notevoli riduzioni dei consumi energetici. Studiato per il trattamento di quantità ridotte di materiale, il nuovo essiccatore opera a fianco macchina e si adatta a processi con portate non superiori a 23 kg/ora.
La camera di essiccazione è suddivisa in tre parti, con una capacità complessiva di 5 kg circa, apparentemente limitata ma, spiega Maguire, in grado di fornire la giusta quantità di materiale essiccato senza alcuna pausa, grazie alla continua rotazione delle tre stazioni, con una riduzione di tempi e consumi di energia indicata all'80%.

Nuovo e interessante il software di rete sviluppato dal costruttore per consentire la comunicazione diretta tra le diverse attrezzature ausiliarie (essenzialmente miscelatori) Maguire installate in uno stabilimento produttivo o anche in stabilimenti diversi.
Attraverso il programma, denominato Fieldbus Interface, sarà possibile intercollegare componenti di interi impianti di trasformazione per lo scambio di informazioni tra tutti i macchinari, comprese quelli incaricati della gestione delle scorte o dell'imballaggio dei prodotti finiti.

Inoltre, non mancherà sullo stand del costruttore statunitense anche un modello della nota serie di granulatori Shuttle, progettati per il trattamento di scarti di grandi dimensioni o spurghi delle macchine trasformatrici, che vengono riconvertiti in granulato uniforme e pronto al reimpiego immediato.

  

©  Pubblicato su Materie Plastiche ed Elastomeri - Ottobre 2001

 

 

mondo1.GIF (966 byte) English Abstract

Hi-tech ancillary equipment is shown at Maguire's booth, including the new Low Pressure Dryer (LPD) 30, devised for companies who operates small machines or require relatively low resin throughput. The unit, operating beside the press, accommodates processing machine throughputs up to 23 kg/h, cutting drying time and energy consumption by 80%, the company claims.
Moreover, a new software, named Fieldbus Interface, has been devised by Maguire to allow its blenders to be linked to plant-wide systems incorporating input from all machines, from resin storage to parts packaging. Visitors to the K will find all information on this new programme from Maguire technicians at Hall 10, Stand A26.
Finally, a model from the well-known Shuttle range of granulators will be also shown. These machines have been developed to turn scrap and purging into granulates of uniform quality, ready to reintroduction into the processing cycle.